Amor et mors

Le grand signe de la vérité de notre amour, c’est que ton image est liée en moi à la pensée de la mort beaucoup plus qu’à celle de mes espérances terrestres… Je peux à la rigueur te concevoir absente de mon avenir, mais non de mon éternité  – Il grande segno della verità del nostro amore è che la tua immagine è legata in me al pensiero della morte molto più che a quello delle mie speranze terrestri… Posso al limite concepirti assente dal mio avvenire, ma non dalla mia eternità.

(Gustave Thibon, Aux ailes de la lettre… Pensées inédites (1932-1982), Éditions du Rocher, Monaco 2006, p. 242)

In questo momento dell’amore, ti parlo come se stessi per morire. Perché l’amore, come la morte, ci proietta al di là del tempo e delle ombre che l’abitano. L’amore è «forte come la morte»: come la morte, è il mezzo per cui «l’uomo si eternizza». Ecco perché chi ha amato in verità non ha più paura della morte; è rassicurato da questa parentela misteriosa tra le due grandi forze che dominano il nostro destino: dal momento che l’amore è morto, bisogna pur che la morte sia amore!

(Gustave Thibon, L’uomo maschera di Dio, SEI, Torino 1971, p. 73)

L’amour est plus forte que la mort — oui, dans l’exacte mesure où il est plus grand que la vie. La vie ne vaut que par ce qui la dépasse, c’est-à-dire par ce qui, en elle, est presentiment et acceptation de la mort — L’amore è più forte della morte — sì, nell’esatta misura in cui è più grande della vita. La vita non vale se non per quel che la oltrepassa, cioè per quel che in lei è presentimento e accettazione della morte.

(Gustave Thibon, L’ignorance ètoilée, Fayard, Paris 1974, p. 153)

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