Senso della colpa e senso del peccato

Nel nostro tempo si smarrisce sempre più il senso del peccato, che è per sua natura direttamente proporzionale al senso di Dio. Quanto più l’uomo si incontra “a tu per tu” con il Signore, tanto più scopre e conosce i suoi peccati, sentendosi indegno di stare al cospetto di Dio. Succede come quando vediamo i mobili di una stanza al buio: la polvere sopra di essi non si nota…Ma non appena accendiamo la luce o apriamo la finestra, immediatamente ci accorgiamo della polvere che si è accumulata…Dio è luce, che mette a nudo le nostre mancanze, ma lo fa con amore e misericordia, ossia facendoci avvertire il bisogno di togliere da noi la “polvere” che forse da tempo abbiamo accumulato nella nostra vita.

Tutto questo però non va confuso con un semplice sentimento psicologico, con un’emozione, perché altrimenti non sarebbe autenticamente liberante. Un altro abbaglio del nostro tempo è quello di interpretare il peccato in termini puramente psicologici, legandolo al senso di colpa che la persona prova dopo aver compiuto una trasgressione. Una tale concezione è fuorviante, perché porta a pensare che sia peccato solo ciò che fa sentire in colpa, mentre tutto il resto, anche se oggettivamente  non rispetta la legge di Dio, non viene ritenuto peccato grave…

Senso della colpa e senso del peccato sono due cose molto diverse tra di loro. Proviamo a coglierne alcune differenze:

  • Il senso della colpa è psicologico, mentre il senso del peccato è teologico
  • Il senso della colpa è monologico, ossia consiste nell’io che guarda dentro se stesso; il senso del peccato è dialogico, perché riguarda il rapporto tra l’uomo è Dio, si coglie nel sentirsi guardati e amati dal Signore
  • Il senso della colpa è frustrante, perché produce amarezza, insoddisfazione, rabbia verso se stessi, rassegnazione al male compiuto; il senso del peccato è liberante, perché fa vedere il male come qualcosa da cui la potenza di Dio può trarre il bene; di conseguenza convince il peccatore a “consegnare” il male da lui compiuto alla misericordia del Signore, che sa scrivere dritto anche sulle righe storte della nostra esistenza…
  • Il senso della colpa è legato al timore, quello del peccato all’amore: la colpa, infatti, nasce dalla consapevolezza della trasgressione di una regola; il peccato dalla coscienza di avere offeso l’amore di Dio e di aver deluso le sue attese di Padre, la fiducia da lui riposta nei nostri confronti
  • Il senso del peccato è allora maturante, perché ci fa crescere nel desiderio di amare il Signore e, prima ancora, di lasciarci amare da Lui; il senso della colpa invece rischia di farci restare sempre fermi allo stesso punto, perché può portare a fissarci su alcune trasgressioni, impedendoci di verificare tutto l’ampio panorama del nostro rapporto con Dio, con i fratelli e con noi stessi. Il rischio è quello di confessare solo ciò che ci fa “sentire” in colpa, e non quello che realmente ferisce in noi l’amore di Dio

Solo l’autentico senso del peccato genera in noi il dolore perfetto, quello cioè che si lega all’amore e non alla paura del castigo di Dio. Lo diciamo già nell’atto di dolore: “Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso Te infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa”

Don Mario Cascone

Fonte

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Vi faccio presente questo avviso, ma non so ancora da quando sarà attivo fra un imprevisto e l’altro.

Categorie: Psicologia, Vita spirituale | Tag: , , , , | 7 commenti

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7 pensieri su “Senso della colpa e senso del peccato

  1. 61Angeloextralarge

    Ottimo chiarimento! Smack! :-D
    E’ molto utile guarire il cuore e fare luce nella verità. Serve ad avere occhi nuovi ed un nuovo modo di affrontare la vita quotidiana.

    • Vero, Angela, e serve anche ad indagare in profondità a chi soffre di sensi di colpa che non se ne andranno con una confessione ben fatta. Li ci vuole un’approfondimento dei problemi non risolta nella nostra psiche. :)

      • 61Angeloextralarge

        Hai perfettamente ragione. I sensi di colpa non se ne vanno solo con la Confessione anche se ben fatta. Sono un bello strascico … e anche pesante.

  2. Il senso della colpa è monologico, ossia consiste nell’io che guarda dentro se stesso; il senso del peccato è dialogico, perché riguarda il rapporto tra l’uomo è Dio, si coglie nel sentirsi guardati e amati dal Signore

    Credo che qui sia il punto fondamentale: uscire da sé e aprirsi al dialogo. Se tutto dipende da me, i miei successi ma anche i miei errori, mi sentirò schiacciata da un peso insostenibile; l’essere una persona con principi morali, animata dal desiderio di “fare del bene”, in ultima analisi mi si ritorce contro, perché non potrò far altro che constatare l’irraggiungibilita’ dei miei obiettivi.
    Altro è sentirsi amati, ed amare di conseguenza ogni prossimo, con la sensazione di un dono immeritato. Divento responsabile, ma non sono più io il giudice di me stessa. E persino i miei fallimenti possono non opprimere il mio cuore, perché Dio opera anche attraverso di essi.

    Sensi di colpa? Sono preparata, è la mia materia a piacere…… ;-)

    • Soprattutto, Paola: Dio ama te (!) in qualsiasi condizione. :D E’ fantastica questa cosa!

      Sono stata senza computer per un po’ di tempo, ma avevo risposto via cellulare al tuo post. Come posso vedere, non c’è :(

  3. 61Angeloextralarge

    Fresco fresco di stasera:

    “Cari figli! Vedete, ascoltate e sentite che nei cuori di molti uomini non c’è Dio. Non lo vogliono perché sono lontani dalla preghiera e non hanno la pace. Voi, figlioli, pregate, vivete i comandamenti di Dio. Voi siate preghiera, voi che fin dallo stesso inizio avete detto “si” alla mia chiamata. Testimoniate Dio e la mia presenza e non dimenticate figlioli, che Io sono con voi e vi amo. Di giorno in giorno vi presento al mio figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
    (Medjugorje, messaggio del 25 febbraio 2014, alla veggente Marija)

  4. PS: ho installato i “mi piace” sotto i commenti, ditemi se vi “piace”. :D Altrimenti li tolgo!

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